Pagina:Serao - La mano tagliata, Firenze, Salani, 1912.djvu/91

Da Wikisource.

la mano tagliata. 85


pure ai piccoli lavori femminili. È una mano che è vissuta nell’ozio.

— Ah! — fece Roberto, che palpitava a ogni parola.

— Questa mano è perfettamente conservata. Ciò ha destato molto la mia curiosità. Per quanto io sappia, i segreti della conservazione umana, sopra un corpo o sopra un semplice pezzo, sono molto imperfetti. Tutte le imbalsamazioni, le pietrificazioni sono deficienti da molti lati. Una preparazione che lasci alla pelle tutta la sua freschezza, che non guasti le linee, che conservi la elasticità, non vi è!

— Eppure! — esclamò Roberto, guardando la mano tagliata.

— Eppure, — riprese lo scienziato — essa esiste, giacchè noi ne abbiamo una prova, dirò, quasi vivente. È un caso che mi ha interessato moltissimo, caro figliuolo. Qui, vi è un segreto.

— Un segreto?

— Sì. Il modo come è stata preparata questa mano, mi sfugge.

— Sfugge? A voi? — disse Roberto, tutto sorpreso.

— Ho tentato di conoscere per quale liquido questa mano si manteneva così. Difatti, qui, sotto al braccialetto, ho fatto una piccola puntura e ne è venuto fuori. ... — Del sangue? — gridò Roberto Alimena.

— Del sangue, no, — rispose pacatamente il professore — ma un po’ di liquido rosa pallido, del sangue, forse, mescolato a qualche altra cosa. Ho trattato questo liquido coi reagenti chimici; ma il risultato è stato molto incerto. La mano mantiene il segreto della sua vita fittizia, — conchiuse il dottissimo uomo.

— E non potrete sapere?

— Domani, forse, o fra otto giorni. Poche cose