Pagina:Serao - La virtù di Checchina, Catania, Giannotta, 1884.djvu/106

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Nel dopopranzo, vi fu un avvenimento. — Venne un cliente, un provinciale febbricitante, lo mandava il marchese di Aragona. Toto si dètte da fare, chiuse la porta dello studio, lo interrogò lungamente, gli scrisse una lunga ricetta, lo trattenne per un’ora. Checchina passeggiava su e giù, morendo d’impazienza. Il provinciale lasciò cinque lire, un prezzo insperato pel dottor Primicerio, a cui davano ordinariamente due lire. Toto venne fuori, entusiasmato, con quella carta sudicia di cinque lire.

— E una, Checca mia! Questo marchese è una gran brava persona: vedrai, vedrai, ne verranno degli altri, di clienti e di carte da cinque. Lo diceva io, questi nobili, sono in-