Pagina:Serao - La virtù di Checchina, Catania, Giannotta, 1884.djvu/108

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un’arietta, tutto felice della professione che aveva presa, compatendo tutti gli altri infelici, avvocati, ingegneri, professori. Allora Checchina cavò fuori il vestito foglia morta, il cappellino, il mantello, i guanti, prese un fazzoletto pulito, di tela, e adagiò tutto sul letto. Dal mattino Susanna l’aveva pettinata, ella ripassò il pettine nei capelli, per lisciarli un poco, non volle richiamarla per farsi pettinare di nuovo, non ne ebbe il coraggio. Poi cominciò a vestirsi lentamente, guardandosi molto nello specchio, scoprendo che aveva tre macchie di lentiggini sotto l’occhio sinistro: ma a una certa distanza non si vedevano. Ella detestava tutta quella brutta roba che