Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/41

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VIRGILIO 37

quasi fosse il metro per cui il suo verso scandisce; è il poeta che conosce la virtù dei semplici, è lui che ha scoverte certe leggi naturali, ignote a tutti; è il poeta civile che uccide le bestie, fa rasciugare le paludi e fa sorgere a quel posto palagi e giardini; è il poeta che insegna ai giovani i giuochi dove il corpo si fortifica e l’anima si serena; è lui, sublime fantastico, che stabilisce l’augurio della buona o della mala ventura; è lui che come calamita fortissima attrae a sè l’amore, l’ossequio, il rispetto; è Virgilio poeta. E nulla si sa della sua morte. Come Parthenope, la donna, egli scompare. Il poeta non muore.