Pagina:Serao - Storia di due anime, Roma, Nuova antologia, 1904.djvu/151

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storia di due anime 149

IV.

In un enorme vassoio, tenuto fermo da due chierici, innanzi all’altare, alla fine dell’ultima messa, il giorno dell’Annunziazione, nella chiesa della Madonna dell’Aiuto, era stata solennemente benedetta la veste nera, ricamata di oro, e il manto nero, ricamato di oro, che dovean vestire, in quel giorno, la grandissima statua della Madonna Addolorata, nella bottega dei santi. Sovra la ricca tunica piegata e sovra il ricchissimo manto, scintillanti, ambedue, dell’oro lucido, onde erano fittamente ricoperti, sicchè, quasi, il nero spariva, e l’oro trionfava, solo, su queste vesti, erano deposti, per esser anche benedetti dalle parole rituali del sacerdote e dall’acqua santa, la corona di argento massiccio e lavorato che doveva cingere il capo della Dolente e fermarne l’ampio manto sul sommo della testa, le sette spadette di argento dall’elsa lavorata, che dovevano esser confitte in cerchio, in raggiera, sul petto della Dolente, il soggolo di finissima lieve battista bianca che doveva serrarle il collo, e il fazzoletto di battista bianca, piccolo, orlato a giorno, con merletti, che deve esser messo nella piccola mano convulsa