Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/160

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150 i capelli di sansone.

e discese via: nell’androne, incontrando il postino delle raccomandate, preso da una curiosità bizzarra, gli domandò:

“Nulla per Joanna?”

“Nulla,” rispose l’altro, senza voltarsi, con la sua voce cantante.

A Riccardo era venuto in mente che qualcuno potesse mandargli del denaro, così, per una combinazione, una eredità, un dono di un ammiratore ricco, un amico che glielo confidasse per negoziarlo; la vita è un romanzo, un lungo romanzo inverosimile, pieno di donne amate e di cambiali pagate miracolosamente. Come lo avrebbe salvato un caso simile! Non poter pagare, al banco Savelli, al marito di donna Clelia, era una cosa per lui insopportabile, faceva scattare i suoi nervi. Ritto, sul marciapiedi del Corso, si lasciava passare la folla intorno, senza vederla. Alzando il capo intravide, dentro un coupé, donna Beatrice di Santaninfa; la carrozza andava lenta lenta, egli da Piazza Colonna la vide fermarsi innanzi al pasticciere Ronzi e Singer. Irresistibilmente attratto da quella seducente, provocante testa bionda, egli entrò dal pasticciere a prendere il wermouth. Vestita di nero; alta, flessibile, donna Beatrice, la bionda, dagli occhi verdi e dall’enigmatico sorriso, sceglieva le pastine, i