Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/295

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eldorado. 285

un’ora, ma calmandosi a mano a mano, facendo risonare sempre, sempre più alta, la voce del suo interesse. La vendita, la vendita, era la grande ragione del suo silenzio, nella lotta fra un piccolo giornale e uno grande, chi ci perde, è sempre il grande. Il Tempo si doveva vendere, molto, sempre più: e il direttore vinceva la sua indegnazione, uscendone pallido, disfatto, ma fiero, come Giacobbe dopo la lotta coll’angelo.

Ma quello che trovava sempre la via del cuore di Riccardo Joanna, era Giulio Frati, il giornalista valoroso ma violento e incoerente, che era rimasto sempre in uno stato di oscura mediocrità vegetando nei giornali di provincia, errando da Cagliari a Perugia, da Ancona a Piacenza, sempre laborioso, sempre collerico, sempre sconclusionato, guadagnando stentatamente e senza gloria il suo pane. Costui aveva fondato, molti anni prima, a Roma, insieme a Joanna, L’Uomo che ride, che era vissuto tre mesi; Frati e Joanna erano partiti quasi insieme, Frati era rimasto per la via, Joanna era diventato potente e temuto. Il giornalista di provincia, iroso per la propria mediocrità, furioso contro il successo del Tempo, se ne vendicava, insultando quasi quotidianamente Joanna. E come Frati sapea molti se-