Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/333

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una catastrofe. 323


“Non tutti i perchè si dicono.”

“Ma infine.... uno che si offre gratuitamente.... capisco che il Tempo è un grande giornale, pieno di redattori.... capisco che non ho ancora fatte le mie prove.... e lei è troppo in alto per giudicare un meschino come me.... ma, infine....”

“Mi ascolti, signor Amati, smetta questa sua idea.”

“Lei scherza....”

“No, non scherzo, sono assai serio.”

“Si burla dunque di me.”

“Le assicuro che glielo dico per suo bene.”

“Ma non le ho detto che ci ho la vocazione?”

“Vocazione falsa.”

“Che non veggo nulla di meglio per me?”

“Vi sono centomila cose migliori.”

“Ma, signor Joanna, lei può parlar così, lei che è arrivato....”

“Arrivato dove?”

“Alla grandezza.”

“Signor Amati, lei mi pare un giovane buono e gentile, si levi dalla mente di fare il giornalista.”

“Forse, perchè non ho talento?”

“Che importa il talento? Se non ne ha, tanto peggio; se ne ha, tanto peggio!”

“Lei vuole sgomentarmi, perchè sono gio-