Pagina:Serao L'anima dei fiori 1903.djvu/28

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18 Matilde Serao



Quelle rose.


Io non so, se nei particolari di una fuggevolissima visita fatta dagli Imperiali di Germania, a Venezia, voi rammentiate, ancora, un piccolo fatto. La imperatrice Augusta, scendendo dal vagone imperiale, portava nelle mani un bel cespo di rose. Ora, voi lo sapete bene, la imperatrice Augusta non è una creatura fantastica, non ò un’anima romantica: è una buona, eccellente principessa piena di cuore, piena di buon senso, adoratrice dei suoi sette figliuoli, adorata da essi, una donna semplice e tenera, infine, di cui, più passa il tempo, e più l’Imperatore, suo marito, apprezza le serie virtù. Ebbene, ella portava fiori, fra le mani! Tutte così, queste