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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/118

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118 g. sercambi

montato a cavallo e cavalcato via, tornato Tomasino da mangiare disse a Petro quello avea fatto. Petro disse: «Io l’hoe aute per fiorini vii cento cinquanta». Tomasino disse: «Bene hai fatto; noi guadagneremo fiorini iii cento. Mostrale qua». Petro apre la cassa e ’l ditale mette in mano a Tomasino. Come Tomasino l’ha in mano, cognosce le pietre esser contrafatte di vetro, e disse: «Questa mercantia sarà pur tua, però che queste non sono le pietre che avea veduto». Petro subito prese l’anella e cognobe le pietre esser false: dàssi delle mani innel viso e muovesi per trovare Ghisello. Ma pogo li valse, ché Ghisello s’era partito; per la qual cosa il ditto Petro, povero, stentò poi la sua vita.

Idio, che non vuole che il male rimagna impunito, dispuose Ghisello ad andare a Vinegia avendo cugnati del cugno di Vinegia ducati d’ottone dorati in gran quantità. Et andato a una che vendea fregi et oro mercadando di fregi et oro per somma di fiorini m, e pesati e legati tali fregi, disse Ghisello: «Andiamo alla taula che io voglio anomerarvi li ducati acciò che l’abiate buoni». La donna v’andò; e’ nomerò ducati m e quelli legò in una borsa rossa e con cera li sugellò presente la donna, e disse: «Andiamo alla bottega per l’oro e’ fregi». La donna, giunto alla bottega, dati i fregi e <l’>oro, Ghisello li diè una borsa simile a quella de’ ducati piena di m ducati d’ottone. E partitosi, la donna aperse questa borsa et in s’uno tappeto innomerava questi ducati credendo fussero quelli che la taula li avea ditto ch’erano nuovi e buoni. Avea questa donna uno figliuolo grande. Tornando a bottega, la madre li disse quello l’aveva venduto e come ella avea ben guadagnato e che avea avuti ducati nuovi (lasso ora il rispondere del figliuolo che ben vi si tornerà, e dico: «Donna, di certo tu hai avuti ducati nuovi, cioè mai usati!»). Il figliuolo disse: «Madre, bene sta, u’ sono questi ducati?» La madre dandoli la borsa, il figliuolo aprendola vidde i ducati luscicanti; parendoli fuora di usanza, ne prese uno et in s’una taula lo gittò: quello sonando, disse: «Madre mia, questi sono falsi, e staremo a pericolo se a noi fusseno trovati e siamo disfatti». La madre volse gridare per lo danno auto. Lo figliuolo come savio disse: «Madre, lassate fare a me».