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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/207

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novella xliiii 207


E per questo modo si facea questa bocca molto larga, non diminuendo però il fuoco, ma sempre multiplicando, intanto che ’l popolo di Roma stimava per quel fuoco perire e che Roma a poco a poco ardesse tutta. E avuto loro astrolagi, viddeno che quel fuoco non dovea mai restare se uno spontaneamente da se medesmo, armato a cavallo in tal fossa non si gittava. Sentito da tali astrolagi il modo, subito uno nomato Scipione, armato, a cavallo in tal fuoco si gittò; e gittatosi, il fuoco si rinchiuse.

E per questo modo Roma fu libera.

Ex.º xliiii.