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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/248

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così stato tradito? Per certo io la vendicherò». E chiamato lo figliuolo di Passamonte alquanto stolto, disse se volesse vendicare la morte del padre e quella della sua terra e della sorella e de li altri suoi parenti morti. Disse lo figliuolo di Passamonte: «Io non mi vorrei vendicare se non di chi n’ha colpa». Dragonetto, che ciò hae inteso, disse: «Per certo costui dice bene». E pensò farlo contento.

E come Gotifredi fu ritornato, con allegrezza andò a Dragonetto dicendoli: «Omai il tuo padre si può dire signore di tal fortezza, e questo può riputare da me». Dragonetto disse: «Al mio padre et a me piace bene che la terra è nostra, ma veramente tanti tradimenti quanti hai fatti non mi piaceno»; dicendoli: «Il primo tradimento fatto a Passamonte, lo secondo a Zuccarina, il terzo a me, che dovea aver per moglie Zuccarina e tu con falsi modi l’hai uccisa ». E chiamato il figliuolo matto di Passamonte, volse che in sua presenza Gottifredi fusse morto.

E per questo modo fu pagato della promessa fatta a Zuccarina che, a lui avendo fatto tanto onore che la terra del padre e sé li diè, così cattivamente la tradisse et in mare l’afogasse. E se Dragonetto lui fe’ morire, l’avea ben meritato.

Ex.º lv.