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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/287

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novella lxiii 287


Adamo con lagrime levatosi e trattosi li suoi vestimenti, al padre li misse et onorevilmente di nuovo, come se allora morto fusse, lo fe’ soppellire, avendoli la saetta tratta del corpo, dicendo a Zaccaria: «Per amor di Dio e di mio padre ti perdono il colpo dato, e per ricompensazione di loro, sono contento che la casa mia in sussiduo della tua vita non ti vegna meno».

David re lodando Adamo di quello avea fatto, e dice a Salamone figliuolo lodo.

Ex.º lxiii.