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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/391

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G>iunti a Dierta la brigata, dove trovonno aparecchiato per la cena e cenato, senza alcuno atto fare lo preposto comandò che a dormir s’andasse e che la matina di buon’ora, udita la messa, si caminasse. Così fu ubidito. E levati la matina, quando sono per caminare il preposto comandò che l’altore dicesse una novella acciò che la via dubievole non rincresca fine a Squillati. Al quale l’autore disse che fatto serà. E voltòsi e disse:

DE MALITIA HOSPITATORIS

Dell’oste da Torre della Fossa in quel di Ferrara: lui con la donna rubavano et uccideano li osti che vi veniano.

A>l tempo del marchese Alberto da Esti marchese di Ferrara, fu uno ostieri nomato Rustico il quale con una sua donna chiamata Bontura faceano uno albergo apresso a Ferrara in sul Po alla Torre della Fossa e compravano dal marchese la gabella del suo ostiero, come oggi si fa.

Avea questo ostiero e Bontura uno figliuolo cavestro di anni xiiii, il quale dal padre e dalla madre avea imparato a che modo si monta col culo in sulle forchi; cioè che avea dal padre e dalla madre in che modo s’uccidea e rubava. Et era tanto venuto esperto di tal mestieri, che di continuo, come vi venia alcuno ostieri ricco, dicea al padre et alla madre che tale si volea uccidere e rubare; e la magior parte di quelli che al suo albergo veniano, se non erano ben forti e ben proveduti, erano morti e rubati. Et