Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. II, 1972 – BEIC 1925048.djvu/298

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796 nota filologica


Le cc. lavorate del cod. sono guardate da un quaderno all’inizio ed uno alla fine, anch’essi cartacei, appartenenti alla stessa risma di quelle che sostituiscono le cc. cadute. Dopo il primo quaderno di guardia vi è una tavola, sostenuta da un’altra c. in bianco, segnata con il n. arabo 9, indicante i titoli latini ed il luogo dove essi si leggono; essa inizia con la nov. n. lxxxiii, e manca perciò della prima parte, che doveva invece formare il contenuto di un’altra c. ora caduta.

La rilegatura e la marginatura delle cc. è a secco. Le cc. del testo recano in filigrana un cane colle orecchie pendenti, di due tipi, in uno dei quali la figura ha la testa e la coda più ritte che nell’altro. La filigrana è identificabile con uno dei due tipi descritti dal Briquet al n. 3643, di cui egli trova testimonianze a Venezia nel 1400 (?) e nel 1415, e in quest’ultimo anno anche a Palermo, e al n. 3645, di cui si trovano testimonianze a Roma nel 1469, a Napoli nel 1471 e a Palermo nel 14771. Le cc. di guardia e quelle che sostituiscono le cc. mancanti recano in filigrana un giglio di Francia, alcune volte ritto, altre volte rovesciato. Il giglio è sufficientemente documentato nelle filigrane presenti a Lucca, e sembra che appaia dopo la calata in Italia di Carlo viii2.

Il cod. è rilegato in pergamena molle, e sul dorso porta scritto: Sercambj / Novelle / C /, e, più sotto, da altra mano, in cifre arabe, 193. La scrittura è minuscola cancelleresca e sono evidenti almeno tre diversi tipi d’inchiostro: uno che dall’inizio va fino alla c. xli, un altro da c. xlii a c. cxxi, ed il terzo da c. cxxii alla fine. La copia venne eseguita da almeno due mani, molto simili. Il n. delle linee varia da un minimo di ventiquattro (c. ccxxiiir) ad un massimo di quarantaquattro (c. ccxlir), ma la media della maggior parte va da trentadue a trentasei.

Al marg. di alcune cc. si trovano i seguenti segni: xir; 🞢g̅h̅s̅ maria verso sin., e verso d. θθθγ; xxiv: sul marg. sin., fra le linee 3 e 4, dei segni illegg. ed il n. 1535, di altra mano; xxr: al marg. inf. sin. della c., segni illegg. di altra mano,⟩⟩⟩ L e sotto di essi, — ff off off; xxxr: mano sul marg. d. verso tre quarti di c.; xlviiiiv; al marg. inf. sin., da altra mano, il n. 49; lviiv: al marg. inf. sin., da altra mano, il n. 57v; lviiiv: allo stesso luogo, n. 58; lxviir: mano disegn. sul marg. d. verso il primo quarto di c.; lxxv; mano che punta verso l’alto immediatamente al di sopra del titolo italiano della nov.; cxcir e v: al centro del marg. sup.

  1. Cfr. C. M. Briquet, Les Filigranes, 2ª ed., Leipzig, Hiersemann, 1923, vol. i.
  2. Cfr. L. Volpicella, Primo contrib. alla conoscenza delle Filigrane nelle carte ani. di Lucca, Lucca, tip. Dessena, 1911, n. 328. Ma l’opera è rimasta incompiuta e non registra filigrane con il cane dalle orecchie pendenti.