Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. II, 1972 – BEIC 1925048.djvu/301

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i. i manoscritti 799
de falsatores

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255

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de justo matrimonio

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257

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de subito amore acceso i muliere

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259
de Novo ludo

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262

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de jmghano i Amore

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265

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de muliere uoluntarosa i libidine

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266
de muliere costante

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269

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de paula sapiensia uiri contra muliere

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273
de falsitate huuani

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275

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de paulo sentimento domini

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278

E qui appare la nota che abbiamo sopra riportato.

La tavola doveva esser considerata fuori testo: essa è certamente d’altra mano, non è inclusa nella numerazione in cifre romane che ha inizio, come abbiamo già detto, con la prima c. dell’Introduzione, e le cc. sono indicate in cifre arabe. Si noti anche come essa termini con la novella frammentaria che conclude il codice quale noi lo possediamo. Bisogna dunque supporre o che il codice non contenesse altre novelle oltre l’ultimo frammento a noi conosciuto, o che esso fosse già mutilo al tempo in cui venne aggiunta la tavola; in quest’ultimo caso, si potrebbe pensare che all’autore di essa risalga anche la numerazione delle pagine in cifre arabe. Confrontando la tavola con il nostro indice, si noterà anche che l’autore di essa non si è molto preoccupato di porre le novelle in giusto ordine, e che fra le cc. 201 e 205 non è indicata la nov. n. cxxviii, alla c. n. 203, di cui nel testo manca il titolo latino.

Quello che qui preme tuttavia di notare è che le novelle segnate con l’asterisco hanno nel testo la lettera iniziale miniata in nero, ad eccezione di tre di esse: De inimico reconciliato ne confidetur (c. 182), De prava amicitia (nella tav. de Panica amicisia, a c. 211), e l’ultima, De paulo sentimento domini. Può dunque darsi che il puntino nero fosse un segno usato per far intendere all’amanuense quali fossero le novelle da contrassegnare con le lettere miniate in nero. Ma non tutte le nov. da non leggere «in presenzia di donne da bene» son contrassegnate, poiché ci si aspetterebbe di veder marcate anche le nov. n. xn, lxiiii, lxxxxiii, lxxxxv, cxxxn, cxl, cl, che invero non sono edificanti; mancanza che potrebbe però essere spiegata dal fatto che esse non fanno sospettare, all’inizio almeno, il loro contenuto erotico.

I titoli latini del codice sono segnati sull’ultima linea del prologo e sono separati dalla novella da un doppio spazio, mentre quelli italiani sono segnati sul margine esterno della c. in corrispondenza delle prime linee (dalla prima alla quinta) della novella. Alla fine di ogni