Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. II, 1972 – BEIC 1925048.djvu/319

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ii. le edizioni 817

(incompl.), cxviiii (incompl.), cxxii, cxxiii (incompl.), cxxiiii (incompl.), cxxv (incompl.), cxxvi (incompl.), cxxvii, cxxviii (incompl.), cxxviiii (incompl.), cxxx (incompl.), cxxxi (incompl.), cxxxii (incompl.), cxxxiii, cxxxiiii, cxxxv (incompl.), cxxxvi, cxxxviii (incompl.), cxxxviiii, cxl (incompl.), cxli (incompl.), cxlii (incompl.), cxliii (incompl.), cxliiii (incompl.), cxlv (incompl.), cxlvi (incompl.), cxlviiii, cliii, cliiii (incompl.). Nello stesso vol. R. A. Pratt stampa anche il testo della nov. xxxii (pp. 443-46). L’Introduzione ed i prologhi rappresentano un’ed. rived. ed ampliata di un precedente lavoro pubbl. da K. Young, The Plan of the «Canterbury Tales», nel vol. Anniversary Papers by Colleagues and Pupils of G. L. Kittredge, Boston, Ginn, 1913, pp. 405-17.

  1. Contributo all’opera novellistica di Giovanni Sercambi, con il testo di 14 novelle inedite, a c. di Guido Beretta, Lugano, tip. Gaggini-Bizzozero, 1968 (tesi di laurea all’Università di Basilea). Cont.: uno studio introduttivo sul Sercambi e le sue fonti, e il testo delle quattordici novelle riassunte in appendice dell’ed. Renier, e corrispondenti ai nn.: viii, xi, xviii, xx, xxxi, lxx, lxxviiii, cxvii, cxli, cl, clii, cliiii, clv, clvi, con i relativi prologhi. Il testo è corredato da brevi note e glossario.

Le scelte del Minutoli e del Neri (nn. 2 e 5) furono esemplate sul frammento delle Croniche stampato dal Muratori nel tomo xviii dei Rerum Italicarum Scriptores sulla scorrettissima copia contenuta nel codice Ambrosiano D 391. La novella del Pierantoni (n. 3) invece fu tratta direttamente dal cod. Lucchese 266. Esse dunque offrono poco aiuto ad una ed. critica delle Novelle.

Lo stesso si può dire nei confronti delle altre edizioni esemplate sulla copia tratta per ordine del Gamba (non si sa poi da chi), di cui abbiamo già parlato definendola molto infida. Non solo dunque non è consigliabile giovarsi della copia del Gamba, ma neppure di quella inclusa nella «Scelta di curiosità ined. o rare» (Romagnoli, 1871), che il D’Ancona derivò dai precedenti editori, né della ed. di Firenze (1886), esemplata, come afferma il D’Ancona1, su un estratto vagante della copia del Gamba.

Di tutte le edizioni precedenti a quella del Renier solo le due novelle stampate dal Papanti (n. 7) e le due stampate dal Ghiron furono esemplate

su T. Ma esse, per tacere dei numerosi errori di lettura, erano

  1. Cfr. Nov. ined. di G. S. cit., p. 6, dove il D’A. afferma di aver scoperto il frammento contenente undici novelle postillato dallo stesso Gamba, nella bibl. di Cristoforo Scotti di Bergamo, dove pare fosse finito dalla raccolta di Attilio Carrara, che, a sua volta, lo aveva ottenuto dalla collezione Tomitano.