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iii. nota sulla grafia 827


Per quanto riguarda le altre consonanti, è certamente notevole la forte oscillazione nell’uso della scempia e della geminata1. Va tuttavia rilevata a questo proposito la presenza di alcuni fenomeni costanti: la scempia è di regola nelle voci composte, fra le quali abbiamo registrato una sola eccezione: altrettante (644, 23); si registra inoltre una certa regolarità nella tendenza alla scempia nei nessi iniziali ad + verbo, read + verbo, con notevole oscillazione però in alcune voci (appalesare, apparecchiare, ecc.), ancor più pronunciata nelle Croniche. Ricordiamo qui, inoltre la forte resistenza alla geminazione nell’enclisi con forme verbali ossitone, dove i rari cedimenti si verificano in forme monosillabiche: falli, hatti, fulli, dalli, ecc. Abbiamo naturalmente messo in evidenza tutti questi fenomeni, limitandoci a supplire per ragioni di chiarezza l’apostrofo in alcuni casi di enclisi preceduta da apocope: farà’ti (213, 20), potrè’melo (325, 26), potrè’mi (331, 3), se’ci (571, 5), dira’mi (578, 15), ha’ne (578, 20), metterà’ti (584, 22), ecc.

Notevole è pure l’estensione del fenomeno di assimilazione della liquida finale in proclitica davanti a consonante attigua (i’ re, de’ re, i’ letto, i’ luogo, inne’ letto, de’ luogo, ecc.), che nel testo è stato mantenuto in evidenza, rispettando certo anche le tutt’altro che rare eccezioni.

Un caso speciale è rappresentato dalla velare seguita da h, per la

    tica equivale a z sonora: ronsino (27, 36), garsoni (70, 29, acc. al più frequente garzone); si noti anche l’eccezionale baldansose (26, 4).

    1. Z intervoc. = S sorda o sonora: acuzare (161, 14), Aluizi (6), antifezim (52, 19), apalezare (81, 20, acc. però al meno frequ. apalesare, 90, 29), Sizi (140), azafetida (334, 25), Bazino (566, ma anche Basino, 702), biazimare (439, 19, acc. al frequente biasmare, 53, 4), bizacce (380, 22), bizogno (28, 36), Brizedia (191), cazo (210, 26), Cezari (208), chieza (49, 22, acc. a chiesa, 196, 30 sec. es.), conduzione (531, 28), corteze (294, 4), Culizeo (203), cuzino (161, 19), dezìo (222, 4), dezinare (29, 27, acc. al frequ. desnare, 43, 20), dizarmare (49, 12), dizagio (208, 9), dizio (197, 22), dizonesto (62, 17), dizutile (378, 28), divizo (235, 17), Druziana (85), Fazino (692), fezi (370, 23), filozafo (92, 20), franciozo (241, 33, acc. a francioso, 242, 4), Fruozino (325), Galizone (560, acc. a Galisone, ibid.), gelozia (63, 23), Ghizello (116), guiza (147, 24), Izabetta (94), Izotta (542), lazagne (272, 8), limozina (189, 17), luzinghe (392, n), luzuria (319, 30), Melchizedech (284), Nicoloza (265), paradizo (5, 4), paeze (29, 3, acc. però al non freq. paese, 34, 29), pertuzo (23, 22), piaze (131, 20), prezente (206, 19, eccez. risp. al normale presente), prezensia (183, 28), prezutto (81, 13), Pulizena (685), quazi (25, 18), razente (306, 16), razoio (323, 25), ròza (34, 27, acc. al meno frequ. rósa, 142, 12), ruzignolo (345, 4), scuza (258, 4), spoza (36, 4, acc. al raro sposa, 45, 18), tezoro (53, 1), tezorieri (189, 34), Tomazino (116), uzansa (24, 18), uzare (28, 18, acc. al meno frequ. usare, 56, n), vazo (193, 18), viziera (597, 25), vizione (26, 25), vizitare (32, 6), vizo (98, 21), vizodogio (615, 19).

  1. Per una breve illustrazione di questo fenomeno nel lucchese, si veda «Arch. glottol. ital.», xvi, pp. 414-15.