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828 nota filologica

quale ci è sembrato impossibile mantenere l’oscillazione, a causa del fondatissimo sospetto che la presenza della h, oltre a quella di velarizzare il suono, abbia anche una funzione geminante (sechaia, bechaio, Lucha, sciocho, amicho = amicco, distinto da amico), e per la presenza di h' finale velarizzata (evidente nella oscillazione Scandalbech-Scandaleh Melchisedech-Melchisedeh, Astech-Asteh)1. Per queste ragioni, ed anche per evitare confusioni, e tenendo presente il leggero intervallo esistente nel lucchese fra velare scempia e geminata, abbiamo creduto livellare in questi casi in senso moderno.

Nello sciogliere i gruppi grafici abbiamo preferito dare alla grafia la più larga articolazione possibile, mantenendo uniti solo perché, intanto, pertanto, nondimeno, nientedimento (nondimeno) e qualche altro, e lasciando libere tutte le altre congiunzioni. Fra i pronomi abbiamo legato le forme che evidentemente hanno una funzione affissale (essonoi, ecc., noialtri, ecc.). Fra le preposizioni, abbiamo mantenuto uniti tipi come innel, innello, ecc. indei, indello, ecc., colla, del, alla, dalla, ecc., ma disgiunti tipi come a la, da la, de lo, inne lo, ecc. Abbiamo modernizzato i casi di raddoppiamento sintattico, come affare, ella, chella, allui, selloro, ecc. sciogliendoli nei loro elementi2. Abbiamo unito i pochissimi casi in cui il suffisso avverbiale mente è separato dall’aggettivo (forte mente, ecc.).

Abbiamo rispettato l’elisione non solo in tipi come ogn’anno (414, 12; 451, 10, ecc.), dell’uova (547, 25), dand’ordine (623, 8), com’una (698, 29), com’el’era (795, 19), ma anche in tipi come sell’e (30, 15), venir’e (54, 20), maritat’a (139, 16), andiamol’a (229, 19), ecc.

Non ci pare necessario descrivere le abbreviazioni usate in T, dato che esse sono quelle stesse in uso presso gli scrittoi del tempo. Abbiamo sciolto il segno tironiano 7 in e davanti a consonante ed in et davanti a vocale, anche quando, nel primo caso, il testo reca et. Abbiamo preferito sciogliere mo in monna, sia per la prevalenza della forma geminata nei casi in cui la voce appare scritta per intero, sia per la presenza di mado = madonna; allo stesso modo, abbiamo sciolto lettq in léttora (-e), a causa della prevalenza di questa forma fuori abbreviazione, specialmente nelle Croniche.

Abbiamo mantenuta la grafia originale dei numerali, adeguando ad

  1. Per Luca, additato come es. di idiotismo lucch. per Lucca, v. «Arch. glottol. ital.», xii, p. 121, n. 3.
  2. Sul raddoppiamento sintattico nel lucchese antico e moderno, v. «Arch. glottol. ital.», xii, p. 126, e xvi, p. 415.