Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. II, 1972 – BEIC 1925048.djvu/40

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538 g. sercambi

ditte da prima avea et una medesima parola vi volte ridicea, ora indirieto tornando et ora avanzando innanti, lassando innel mezzo quello che dir dovea senza niente dire, dimenticando li nomi e talora uno per un altro ponendone fieramente la guastava; senza che, spessisimamente la qualità e li atti che accadevano a tale novella lassava.

Di che madonna Colomba udendo, spesse volte come savia venìa in sudore et infiammamento di cuore come se inferma fusse stata. Per terminare la qual cosa, poi che più non potéo sofferire, madonna Colomba, cognoscendo che Matteo era intrato innel montonaro e non era per uscirne, piacevolmente disse: «Questo vostro cavallo ha troppo duro il trotto, per che vi prego che vi piaccia di ponermi a piedi». Matteo, che per aventura era migliore intenditore che novellatore, intese il motto, e la novella che cominciata avea e mal seguita lassò stare e con vergogna la sua novella non finìo.

Ex.º cxxi.