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Pagina:Sermoni giovanili inediti.djvu/68

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64 sermone settimo.

     Oltre al bisogno accumulati, fanno
     Maggiore ingombro con minore uffizio?
     165Col raddoppiato novero ne scemi
     D’altrettanto il valore, e delle merci
     Il prezzo accresci. Dai lontani lidi
     Con vele gonfie le straniere navi
     A gara te ne porgono tributo,
     170Onde poi l’arti tue perdono il nerbo
     Dell’usato vigore. A poco a poco
     Esce in ricambio delle esterne merci
     La infelice pecunia; e allor che cessa,
     Ad altri porti salpano le navi,
     175Che anelano versare il proprio incarco,
     Di novo incarco ritornando onuste.
     Dell’uomo al pari un popolo desia
     Il servigio e l’obbietto, ond’ei sia privo:
     E se ne appaga allor che d’altro obbietto
     180E d’eguale servigio il ricompensi.
     Al fine attendi, e la bilancia spezza,
     Che il molt’oro librando, il resto lascia
     Quasi a terra cader spregiato e vile.
     Troppo già fu coll’indice bugiardo
     185A governar dei popoli sortita
     Gli alternati negozi. A te benigna
     Scendeva allora che più ricchi doni
     Fuori recavi della patria cerchia;
     Tanto più ambiti ognor quanto men ricchi
     190Addentro ricevendone, sicuro,
     Funesta insania! che la bella offesa
     Da più gravida nube a te scioglieva
     Un’aurea pioggia, che le opposte dighe
     Indi sprezzando tacita sen giva
     195Copertamente a ricercare il piano.
     Cadon le gocce su bagnata zolla,