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LA SITUAZIONE NEL 1866. 3

lanimo nei cortigiani, un tal risultato avrebbe dovuto renderli favorevoli al Lamarmora.

Con tali precedenti si capisce pur troppo come la nomina da lui voluta, di capo di Stato maggiore dell’esercito, sia riuscita ostica al Re; e come tale antipatia conosciuta dagli altri generali, abbia diminuita l’influenza morale di Lamarmora.

Il 16 giugno i Prussiani dichiararono la guerra e passarono la frontiera, secondo l’art. 2.° del trattato, la dichiarazione di guerra della Prussia doveva essere susseguita da quella dell’Italia. Lamarmora era partito subito pel campo; ma giunto a Cremona, ov’era il quartier generale, ricevette il giorno 18 per tempo l’ordine del Re di ritardare la dichiarazione di guerra, ed il 19, quello di ritardare a mandarla l’indomani 20.

In tal giorno il colonnello Bariola portava a Mantova la dichiarazione che dopo tre giorni, s’inizierebbero le ostilità. Il 23 infatti le truppe passavano il Mincio a Vallegio, ai Molini di Volta e Goito, con un ritardo di 7 giorni sui Prussiani, che ne furono male impressionati.

Il quartier generale del Re, favolosamente numeroso, non aveva saputo rilevare alcuna notizia precisa sulla dislocazione delle forze nemiche. Ignorandosi la concentrazione degli Austriaci attorno a Verona, si pensò di dividere l’esercito in due corpi. Uno minaccierebbe il Quadrilatero per richiamarvi il nemico, e l’altro portandosi nel basso Pò, liberato da ogni opposizione, passerebbe il fiume, ed avanzerebbe nel Veneto. Da ciò la malaugurata disposizione che, il Comando principale con 12 divisioni1 ed 1 di cavalleria2 passò il Mincio, ed il generale Cialdini con 7 divisioni3 si portava verso Ferrara. Intanto al quartier generale principale, rimasto indietro di una tappa, si continuava a credere gli Austriaci in posizione di difesa a Rovigo, attorno a cui eransi costruiti dei forti, ed a temere che il nemico passando il Pò a Borgoforte, girasse le nostre forze. Tale ignoranza della vera

  1. Cerale — Sirtori — Brignone – Govone – Cugia — Bixio – Principe Umberto — Nunziante — Cosenz — Angioletti — Longoni — Pianell.
  2. De Sonnaz.
  3. Casanova – Ricotti – Mezzacapo — Chiabrera - Medici – Della Chiesa – Franzini.