Pagina:Settembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. II, 1934 – BEIC 1926650.djvu/214

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case, minacciano con le armi, e i piú forti gridatori di libertá sono i primi a chiedere, e chiedono sfacciatamente, oscenamente, ed avuto il tozzo rinnegano Dio e la coscienza. Gente meritevole di Del Carretto (e se non l’avesse meritato non l’avrebbe avuto) crede la libertá un banchetto, la costituzione una torta di cui ciascuno debba avere una fetta; non sa che oggi è tempo di sacrifizi non di pretensioni; che l’ordine è necessario anche tra briganti; che la legge e i magistrati debbono essere rispettati in ogni specie di governo. Oggi non vi ha piú legge, non giustizia, non rispetto, non pudore: tutti dimandano, i peggiori ottengono, gli scellerati trionfano, si mischiano, intrigano, cospirano, van meditando sangue e rapine. Anche io sono assordato da uomini sozzamente ambiziosi, e non posso stare piú tra questa gente che ti fa venire a noia ogni cosa piú santa. Io credeva di abbracciare una purissima vergine, ed ho trovata un’oscena meretrice. Oggi è vergogna avere un uffizio; e se io ritenessi quello che ho sarei creduto simile a tanti tristi, metterei la mano al parricidio della patria, ed io voglio vivere, come son vissuto finora, povero, onorato, incontaminato; e chi può dirmi il contrario si levi e parli contro di me. Taluno forse mi odierá perché dico veritá troppo acri, ma tutti debbono rispettarmi perché dico il vero e senza paura o speranza, perché sono di nessun colore, ma voglio libertá con leggi, con ordine, con buona creanza; perché odio i tristi di qualunque condizione sieno, perché voglio premiato il vero merito, e puniti inesorabilmente i ribaldi di tutti i colori. E però guardiamoci bene: il popolo griderá, il ministero spropositerá, il parlamento anche questa volta chiacchiererá, il re contenterá tutti e si riderá di tutti.

Debbo aggiungere ancora altre ragioni particolari. Il ministero di pubblica istruzione, che deve sopraintendere all’educazione di sei milioni di uomini, che deve preparare la felicitá di questo popolo sempre infelice perché sempre ignorante, che dovrebbe essere il primo e piú importante ministero è tenuto come cosa da nulla, e si dá come giunta, ora a questo ora a quel ministro; e mentre che dovrebbe essere ministero modello composto di uomini ottimi, è composto di uomini la piú parte nulli. E da questi uomini dipendono chiarissimi professori e nobilissimi artisti, gli artisti che sono inferiori solamente a Dio! Anzi questi uomini sono pagati meglio dei professori e degli artisti; hanno sedicimila ducati l’anno di soldo: ed oh quanti valorosi ed onesti non han da mangiare! E quasi fosse poco il soldo che ciascuno ha, es-