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Pagina:Settembrini - Protesta del popolo delle Due Sicilie.djvu/20

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amorose che potrebbero risvegliare negli spettatori idee libidinose; e nei ballabili non metter tanto in contatto i corifei con le corifee, ma serbare una convenevole distanza fra loro per evitare gli scandali, e non offender la morale: i drammi L’abate de l’Epée, e L’abate Taccarella dovettero intitolarsi Il signor de l’Epée ed il poeta Taccarella, chè nè abati, nè preti, nè romiti, nè ebrei1, si possono rappresentare in teatro; nè mai nominar Dio ma invece cielo. Ma il devoto trastullo di questo Re fanciullone è il presepe che egli fa in Caserta. Sbracciasi, piglia la sega, il martello, l’ascia, e lavora egli stesso per soddisfare la sua divozione: mostra a tutti l’opera sua, la gente vi corre, ed egli gode vedendo tanti divoti che gli dan buon guadagno alla strada ferrata. Vero nipote di quel Ferdinando I che, regal tavernaio, cuoceva e vendeva maccheroni in Portici2. Or negate che Ferdinando II sia di sangue borbonico! Ed egli seguendo l’esempio dell’avolo fa che i suoi figliuoli nella Domenica delle Palme e nel dì di S. Giuseppe per un divoto divertimento imparino da un guattero a far le zeppole, e coi grembiuletti legati al collo le facciano anch’essi.

Un dì stando ad una finestra del palazzo di Caserta e vedendo passare una processione di quattro mascalzoni ed un prete che portava un’immagine della Vergine, ei chiama la moglie ed i figliuoli e s’inginocchiano. Passa un tenente con alcuni soldati per mutar le guardie e non vi bada: il Re comanda che il tenente sia messo in castello; questi gli scrive una supplica, e dentro vi pone l’Ordinanza militare, la quale comanda che solo al SS. Sagra-


  1. Perchè Rothscild è ebreo, e prestava denari anche al Re, fu inibito di mostrare sui teatri la sporca avarizia di questa razza, ed il nome di ebreo è cambiato in quello di arabo
  2. V. Colletta, Stor. di Napoli