Pagina:Severi - Elogio città di Arezzo.djvu/14

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Borro, guerriero che col nome e colle moltiplici sue prospere imprese valse a ravvivare la memoria del vincitore dell’ultimo Dario: in Gio. Battista dal Monte S. M. da Pio V. onorato, dal Cattolico Monarca premiato, e dalla Veneta Repubblica a capo delle sue forze condotto: in Giuseppe Gamarrini celebre nelle guerre di Fiandra, terrore degl’Ugonotti esempio di intrepidezza nelle battaglie, e nelle militari costruzioni, senza pari a suoi tempi. Come poi questi tutti o ebbero negli antenati illustri esempi a quali attenersi, e il proprio non inutilmente consegnarono alla imitazione dei lor discendenti; così in molte altre Aretine Famiglie la militare virtù fu, qual parte di eredità, di generazione in generazione trasmessa. E basti a darne una prova quella di Montauto che per tacere del resto, ha quattro intrepidi ammiragli alle Toscane galere fornito. Nella scienza delle leggi qual Città potè un Anton Boselli vantare? cui ciò che raramente si legge avvenuto, la gloriosissima delle Monarchia quella del sapere umano fu deferita?1 Quale un Francesco Accolti anch’esso Monarca di entrambi i diritti acclamato? E quanta ammirazione non riscossero dai loro tempi i due segretari della Repubblica Fiorentina Leonardo Bruni e Carlo Marsuppini, i quali nel maneggio dei pubblici affari valentissimi, primeggiarono altresì o per Greca e Latina eru-


  1. Al primo fu coniata una medaglia coll’epigrafe — Monarcae Sapientie ec. — del secondo abbiamo stampate — Responsa Francisci de Accoltis juris utriusque Monarcae — titoli esagerati ma che attestano la venerazione dei loro contemporanei.