Pagina:Sextarius Pergami saggio di ricerche metrologiche.djvu/169

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deve stare nella imperfezione delle arti per la quale i campioni erano costrutti o verificati con veruna di quelle diligenti cure, che si richiedono in così dilicato negozio. Il Piede del Cavezzo correva la stessa sorte della maggior misura alla quale era unito: ma una volta che dal Cavezzo, come vedremo con tutta verisimiglianza, fu tratto il nostro Braccio da fabbrica, e che formò in certo modo una speciale unità nel sistema delle nostre misure, il rapporto fu alterato, sicchè 5 Braccia verrebbero a formare un Cavezzo un po’ maggiore dell’effettivo. Così abbiamo veduto che a Bologna si riteneva che il Boccale contenesse 40 once di acqua, e quindi che il quarto di Corba, ossia la Quartarola da 15 Boccali, ne contenesse 50 libbre: ma in effeto si trovò che questa ultima misura conteneva di acqua per il peso di 54 libbre (v. sopra nota 170). A Modena, secondo quegli Statuti, il Braccio avrebbe dovuto essere la quinta parte della Pertica agrimensoria da sei piedi, e a tutta ragione nella riduzione a nuove misure il suo valore avrebbe dovuto essere di millimetri 627,6579, mentre invece si trovò che realmente era superiore, cioè di millimetri 633,1533 (Malavasi, Metrol. ital. p. 269). Quantunque il tempo abbia potuto far risentire la sua influenza sull’una e sull’altra misura, tuttavia non è improbabile, come vedremo, che anche il Braccio dalla sua origine abbia sofferto qualche aumento, in modo che l’alterazione del suo rapporto col Piede liprando divenne più sensibile. Il Mabillon, dopo aver detto come nell’Insubria si usasse quel Piede nelle misure dei terreni, aggiunge: denique Pes Liutprandi ad nostrum morem composi-