Pagina:Sisco - I sette vizi capitali descritti in verso sciolto, 1864.djvu/5

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II. AVARIZIA





Con lento passo sospettoso e tetro
L’avarizia sen va sempre pensosa;
Volto ha scarnato e l’occhio lividito;
Il core ha freddo simile ad un marmo,
5Nè palpita giammai, se non per l’oro!
Innanzi a quello sol essa sorride,
Perchè culto profano e maledetto,
A quello dedicò, da Dio dannato.
Irrigidito membra, a mezzo il verno
10Soffre qual fosse donna più mendica;
E bruno pane, e bibita nociva
È talor l’alimento che comparte
Al corpo suo; che sol le forme serba
D’attristita mortal, ma l’alma e ’l corpo,
15Tutto ha donato al maledetto amore!