Pagina:Sisco - I sette vizi capitali descritti in verso sciolto, 1864.djvu/6

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E questa donna sì schifosa e brutta
Che orror destar dovrebbe alla natura;
Coi suoi mille seguaci, orribilmente
Sparge pel mondo sì fatal dottrina.
20Essa li spoglia d’ogni umano bene,
E sovra i lor tesor, sue man di ferro
Irruginite tien forte cotanto,
Che lamento non val, non val preghiera
A svolgerla dal fermo suo pensiero.
25Quindi sull’Ara del profano fuoco,
Arde e consuma il cor de’ suoi seguaci.
Strugge e disperde quella donna iniqua
Ogni pensier, che tenerezza pinga
Ecco che l’uomo non ha più d’umano
30Che il volto sol, come colei che il trasse
A certa perdizion; poi l’abbandona
A crudo irreparabile destino.
Divoratrice fiamma lo consuma
Pel folle amor d’un avido guadagno;
35Sordo egli è già del povero alla voce;
Cieco al bello che l’artista mostra,
Nuda per esso è di beltà la terra.
O inetta creatura ed idolatra;
E non t’avvedi che la vecchia donna
40Che sì profano fuoco in cor t’accese,
Ogni ben ti rapì che all’uom fu dato?
Legger non sai nel volto dei tuoi figli,
O de’ nepoti, o de’ parenti tuoi,
Che quando l’ultim’ora. fia segnata