Pagina:Sofocle - Edipo Re.djvu/74

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Assassinò; che della madre... Ah! troppo
Nefande cose ei grida, e proprie solo
D’uom che a sè stesso imponga esiglio, e sacro
Se ne vada alle Furie. Ei certo ha d’uopo
1260Di soccorso e di guida: atroce affanno,
Più che soffrir non lo si possa, è il suo.
A te pur mostrerassi. Ecco, le porte
Schiudonsi già. Spettacolo vedrai
Da por pietade a chi più l’odia in petto.

EDIPO - CORO
coro
1265Oh terribile vista! o più d’ogni altra,
Vista orrenda per me! Qual ti comprese
Disperato furor! Quale a tuoi mali
Demone acerbo altri, e più gravi, aggiunse?
Ahi sventurato! Io molte cose a dirti
1270Avrei; molte ad udirne; in te lo sguardo
Fissar vorrei, ma mirar non ti posso;
Tal tu m’ispiri un raccapriccio!
edipo
 Ahi lasso!
Ahi lasso me! dove m’aggiro? dove
Or mia voce risuona? In qual mai stato
Mi trabalzasti, o sorte!
coro
1275 Orrido stato,
Qual nè mirar, nè udir si puote.
edipo
 Oh nube
Di spaventoso, inesplicabil bujo,