Vai al contenuto

Pagina:Sofocle - Edipo Re.djvu/82

Da Wikisource.
78

Vergini e sole strascinar la vita;
O figliuol di Menéceo, che ad esse
Rimani unico padre or che morimmo
1455Ambo noi genitori, ah! non lasciarle
(Che congiunte ti sono) errar mendiche,
Destitute di sposo; e a me ne’ mali
Non pareggiarle. Abbi pietà di loro:
Guardale come pargolette sono;
1460Fuor che di te, prive di tutti. Ah prence,
Del favor tuo ne rassicura, in pegno
La tua destra porgendo. — O figlie mie,
Io vi potrei, se in voi ragion già fosse,
Dar di molti consigli: or questo voto
1465Da me prendete almeno: — Amica terra
Sempre v’accolga; e miglior vita a voi,
Che al vostro genitor conceda il fato!
creonte
Non più. Fin dove trascorri col pianto?
Rientra omai.
edipo
Benchè non grato cenno,
Ubbidirò.
creonte
1470Bello a suo tempo è tutto.
edipo
Ma sai pria qual promessa io da te voglio?
creonte
Parla.
edipo
Di qua mandami tosto in bando.
creonte
Ciò s’attiene a quel nume.