Vergini e sole strascinar la vita;
O figliuol di Menéceo, che ad esse
Rimani unico padre or che morimmo 1455Ambo noi genitori, ah! non lasciarle
(Che congiunte ti sono) errar mendiche,
Destitute di sposo; e a me ne’ mali
Non pareggiarle. Abbi pietà di loro:
Guardale come pargolette sono; 1460Fuor che di te, prive di tutti. Ah prence,
Del favor tuo ne rassicura, in pegno
La tua destra porgendo. — O figlie mie,
Io vi potrei, se in voi ragion già fosse,
Dar di molti consigli: or questo voto 1465Da me prendete almeno: — Amica terra
Sempre v’accolga; e miglior vita a voi,
Che al vostro genitor conceda il fato! creonte
Non più. Fin dove trascorri col pianto?
Rientra omai. edipo
Benchè non grato cenno,
Ubbidirò. creonte 1470Bello a suo tempo è tutto. edipo
Ma sai pria qual promessa io da te voglio? creonte
Parla. edipo
Di qua mandami tosto in bando. creonte
Ciò s’attiene a quel nume.