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Pagina:Sonetti romaneschi III.djvu/133

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Sonetti del 1833 123


sopiti de’ Francesi per l’uccisione del Bassville, seguìta quattro anni innanzi; e quindi, a’ primi di febbraio dei 98, il Berthier con diecimila uomini occupava Roma, e, come dice un contemporaneo, per placare l’ombra del Duphot, svaligiava chiese, conventi e palazzi, proclamando quella grottesca ed effimera repubblica che tutti sanno, e facendo trasportare il Papa a Siena. Il corpo del Duphot ebbe solenni funerali sulla Piazza di San Pietro, e poi fu sepolto in Campidoglio; ma pochi mesi dopo, all’avvicinarsi de’ Napoletani, il popolaccio insorto contro i Francesi, lo disseppellì e lo bruciò.]      2 Vicolo cieco che si apre alla destra del Palazzo Corsini, già Riario, in Via della Longara, nella regione transtiberina. In questo Palazzo si teneva da Giuseppe Bonaparte il club repubblicano.      3 La Impresa dei Lotti.      4 Agl’intestini.      5 Pigliandosi.      6 [La scalata data al Quirinale, per impadronirsi di Pio VII (Chiaramonti), la sera del 5 luglio 1809. Cfr. Silvagni, La Corte e la Società Romana ecc., vol. II, cap. XIV, intitolato appunto La Scalata.]      7 Venirsene.      8 [Unti unti]: indifferenti indifferenti.      9 Pizzicarsi: beccarsi.      10 Quanto sono.      11 Ci sono.