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418 Sonetti del 1834

ER CARDINAL CAMANNOLÉSE.

3.

     Che mmorte arruvinosa!1 che ggran danno!
Er Zanto Padre ha bben raggione s’urla,
E ssi2 in ner caso suo bbeve e ss’inciurla3
Pe’ ssoffogà le fòtte che jje fanno.4

     Cardinali, capisco sce5 ne stanno,
Ma a rrimpiazzà un Vicario nun ze6 bburla;
E pprima che sse7 peschi un antro8 Zzurla
Sc’è da bbuttà la rete pe’ cquarc’anno.

     Dove se9 trova un antro soggettone
De novanta descine10 com’e llui,
Che a vvedello v’incuti suggizzione?

     Dove, cristo, se11 metteno le mane
Pe rrïunì li riquisiti sui
Ne l’arivede er pelo a le p......?12

19 novembre 1834


  1. Rovinosa.
  2. Se.
  3. S’imbriaca. [Abbiamo già avvertito, e dovremo avvertire ancora chi sa quant'altre volte, che Gregorio XVI aveva fama di gran bevitore.]
  4. Il mal umore.
  5. Ce.
  6. Si.
  7. Si.
  8. Altro.
  9. Si.
  10. Decine. [Detto così assolutamente, s'intende sempre di libre; e si usava e s'usa ancora nelle compre e vendite de' maiali e d'altre bestie da macello.]
  11. Si.
  12. Nel rivedere il pelo alle p......: nel gastigare ecc. [Su queste attribuzioni del Cardinal Vicario, vedi la nota 11 del sonetto: Er decretone, 1 dic. 32.]