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Sonetti del 1833 85


signora invisibile il resto dell’anno: riconoscerla allo scalino. Mi ricordo in questo genere aver eseguito in certa occasione un vero tour de force di diplomazia. Mi trovavo appunto con un gran desiderio di parlare un po’ con comodo con una signora, alla quale non ero presentato. Riuscii ad essere informato che volendo essa il giovedì grasso andare al famoso scalino, cercava un mantello da uomo, tondo, senza maniche, come usavano allora; e tanto m’andai ingegnando, che riuscii a farle giungere nelle mani e scegliere il mio, senza che sapesse di chi fosse. Così la difficoltà d’incontrarla cadde da sé. Questo scalino è dunque il terreno neutro sul quale s’incontrano, s’imbrogliano, o s’accomodano i mille interessi della vita amorosa.... A poter sollevare il velo — che copriva i misteri dello scalino, se ne sarebber vedute della belle.„ D’Azeglio, I Miei Ricordi, cap. XXIII.]      2 Manco-male: ironia di va-bene.      3 Tienti.      4 Ci avevamo.      5 Da affittarci.      6 Viene.      7 E che è?      8 Ci vuol far credere.      9 A sedere.      10 Che il Corso.      11 Stasse.      12 Colla o chiusa: l’allons dei francesi.      13 Per arricchire.      14 Insino.      15 Selci. [Quelle piccole pietre riquadrate, con cui son selciate le strade di Roma.]      16 Rompergli.