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Pagina:Sonetti romaneschi IV.djvu/366

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356 Sonetti del 1835

LA PRISCISSIONE1 DER 23 SETTEMBRE

     Sei stato oggi a vvedé la priscissione? —
Che ddimanna! ce sò stato sicuro.
Tu cce sei ito? — Sce sò ito io puro.2
Che tte n’è pparzo?3 — Gran bella funzione! —

     E in che ssito l’hai vista? — Llì ar cantone
Tra Bbanchi e Pponte,4 arrampicato ar muro
Su ’na ferrata. E ttu? Ggià, mme figuro
Da la tu’ sgrinfia.5 — No, ddrent’un portone. —

     Dunque c’hai visto? di’, li mi’ stivali? —
Defatti nun ho vvisto che le teste
Der zanto Padre e dde li Cardinali.6

     Oh vvatte a ffà impiccà! Mma sse ne dànno
Più mminchione e rridicole de queste?
J’hai visto propio quello che nun ciànno?!7

9 ottobre 1835

  1. La processione.
  2. Ci sono ito io pure.
  3. Paruto. [Oggi farà ridere il vedere che il Belli spieghi parzo con paruto; ma bisogna rammentarsi, che anche il Manzoni, tratto in errore dalle grammatiche e dai vocabolari, lo aveva usato più e più volte nella prima edizione de’ Promessi Sposi. E, del resto, si veda quanto abbiamo detto nell'ultima nota del sonetto: L’età ecc., 14 marzo 84.]
  4. [Tra la Piazza di Ponte Sant'Angelo e la via del Banco San Spirito, la quale poi si biforca in Via de’ Banchi vecchi e Via de’ Banchi nuovi.]
  5. Dalla tua innamorata.
  6. [Secondo il Diario di Roma, nel settembre del 1885, di processioni a cui prendessero parte il Papa e i Cardinali, ce ne furono due sole, quelle cioè del giorno 15 e del giorno 30, già accennate nelle note al sonetto: La Madonna ecc, (1), 11 sett. 35. E quella del 30 non passò per Banchi e Ponte Sant’Angelo. La data, dunque, indicata nel titolo del sonetto presente, dev’essere erronea.]
  7. Che non ci hanno: semplicemente, “che non hanno.„