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Pagina:Sonetti romaneschi V.djvu/64

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54 Sonetti del 1837


LI MOCCOLETTI DER 37.

2.

     Ma ssi1 lo dìco io, ma ssi1 lo dico
Che cquarche gghetto2 aveva da succede.
E ssi1 cqua sse3 va avanti su sto piede,
Nun ce n’ha da restà manco un cinìco.4

     Eppuro,5 sce6 scommetto ch’a l’amico7
Nun j’hanno detto un c....8 com’aggnéde;9
E llui se ne sta a ccasa in bona fede,
Credenno tutto com’ar tempo antico.

      Io vedde,10 usscenno dar Gesù,11 una strisscia
De paìni12 c’annava tarroccanno,
E ffesce13 tra de mé: cqua nun è llisscia.

     Nun avé da capì sti preti zzoccoli
Che, llevate le mmaschere, pe’ st’anno
S’aveva da levà ppuro14 li moccoli!

8 febbraio 1837.



  1. 1,0 1,1 1,2 Se.
  2. Tumulto.
  3. Si.
  4. Neppure un briciolo.
  5. Eppure.
  6. Ci.
  7. Al Papa.
  8. Affatto.
  9. Come andò.
  10. Vidi.
  11. Verso sera, ne’ giorni di carnevale, è in quella od altre chiese solenne esposizione della eucaristia.
  12. Cittadini in abito non plebeo. [V. la nota 5 del sonetto: La Tirnità ecc., 31 marzo 36.]
  13. Dissi.
  14. Pure.