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Sonetti del 1831 91

La pianta principale del cavolo-broccolo in Roma è detta una cima, e i suoi rigermogli cacchi. Quindi la morale dell’:Offendi i minori e rispetta i grandi. Vacci col bimolle, adagio, tenuamente. Una donna che siasi usurpata l’autorità dell’uomo, dicesi in Roma essersene messa i calzoni: e perciò qui Cristo deve riprendersi i suoi calzoni, poichè presso il volgo di questa città, la Madonna va sempre dinnanzi al figliuolo, ed anche al padre del figliuolo. Legami delle calze attorno a’ ginocchi: qui “perder pazienza.„ Sinonimo di “bestemmia.„




A PPIJJA MOJJE PÈNZECE UN ANNO E UN GIORNO.

     Io je l’avevo detto a cquer bardasso:1
“Sin che ccampa tu’ madre, èssi2 zitello.„
Ma lui ha ttrovo un porton de trapasso,3
4E l’ha vvorzuta fà de su’ sciarvello.

     La vecchia4 sbuffa come un zatanasso,
La ggiovene5 tiè in culo farfarello:6
E si annamo ppiù avanti de sto passo,
8Famme bbusciardo, cqua nnasce un mascello.

     Cquella llì la vò ccotta, e cquesta cruda:
Cquesta vò iggnommerà?7 quell’antra innaspa;
11E ffanno come lo strozzino8 e Ggiuda.

     Se dìcheno impropèri a ttutte l’ora:
sò er cane e ’r gatto, la lima e la raspa:9
14Via, cuer che sse pò ddì soscera e nnora.n10

Roma, 12 novembre 1831.



  1. Questo vocabolo non esprime in Roma che la semplice idea di “ragazzo, giovinetto.„
  2. Sii.
  3. Donna aperta da tutti i canti.
  4. La suocera.
  5. La nuora.
  6. Il demonio.
  7. Da gnommero, gomitolo
  8. Capestro.
  9. Pro-