Pagina:Sopra lo amore.djvu/108

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102 marsilio ficino

che non solamente per similitudine di natura, ma eziandio per grazia di bellezza piacciono. E per questo i collerici e melanconici seguitano molto i diletti del canto e della forma, come unico rimedio e conforto di loro complessione molestissima: e però sono a le lusinghe di Amore inclinati. Come Socrate il quale fu giudicato da Aristotile di complessione malinconica. E costui fu dato allo Amore più che uomo alcuno, secondo che egli medesimo confessava. Il medesimo possiamo giudicare di Saffo poetessa, la quale dipinge sè stessa melanconica e innamorata. Ancora il nostro Vergilio, che per la sua effige fu collerico, benchè vivesse casto, visse sempre in Amore. Lo amore ha i piedi ignudi. Diotima dipinse lo Amore con i piedi ignudi: perchè gli amanti sono tanto occupati delle cose amatorie che in tutte le altre loro faccende private e pubbliche, non usano cautela alcuna: ma senza prevedere alcuno pericolo, temerariamente si lasciano trasportare. E però nelli loro processi incorrono in ispessi pericoli, non altrimenti che colui, il quale andando senza scarpette, spesso da’ sassi e da’ pruni è offeso. Umile; il vocabolo greco Camaipages, significa volante a basso: e così figurò Diotima l’Amore: perchè ella vide gli innamorati, non usando bene lo Amore, vivere senza sentimento: e per vilissime cure perire i beni maggiori. Costoro si danno in modo alle persone amate, che si sforzano transferirsi in esse: e contraffarle sempre in parole e in gesti. Ora chi è quello, che contraffacendo tutto il giorno fanciulle e fanciulli, non diventi femminile e puerile? E chi così facendo, non diventa fanciullo e femmina? Senza casa: la casa del pensiero umano è l’Anima: la casa della Anima è lo spirito: la casa dello spirito è il corpo. Tre sono gli abitatori, tre sono le case: ciascuno di costoro per lo Amore esce di casa sua: perchè ogni pensiero dello amante si rivolge più tosto al servizio dello amato, che al suo bene: e l’Anima lascia indietro il ministerio del corpo suo: e sforzasi trapassare nel corpo dello Amato. Lo Spirito che è carro della Anima, mentre che la Anima attende altrove, an-