Pagina:Sopra lo amore.djvu/126

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120 marsilio ficino

sè medesima: ove pare siano tra loro diverse queste tre cose: quello che intende, quello che è inteso, e lo intendimento. Altro rispetto è in lei in quanto intende: altro in quanto è intesa, e altro in quanto a lo intendimento. Oltre a questo ha la potenzia di conoscere: la quale innanzi a lo atto de la cognizione, per sua natura è senza forma: e conoscendo s’informa. E questa potenzia intendendo desidera il lume della verità e piglialo quasi, come quella che di questo lume, prima che intendesse, mancava. Ha ancora in sè moltitudine di tutte le idee. Tu vedi quanta e quanto varia moltitudine e composizione sia nello Angelo. Per la qual cosa siamo costretti quello che è Unità semplice e pura, preporre alla Angelo: e a questa Unità che è esso Dio, non possiamo alcuna cosa anteporre. Perchè la vera Unità è fuori d’ogni moltitudine e composizione: e se ella alcuna cosa avesse sopra di sè, da quella cosa dependerebbe, e sarebbe di meno perfezione di lei: come suole ogni effetto essere men degno che la sua cagione. Per la qual cosa non sarebbe Unità in tutto semplice: ma di due cose almeno sarebbe composta: cioè del dono della sua cagione, e del difetto proprio. Dunque come vuole Platone, e Dionisio Areopagita conferma, esso puro Uno tutte le cose sopravanza: e amendui stimano che esso Uno sia lo Eccellente nome di Dio. La sublimità del quale, questa ragione ancora ci mostra: che il dono della causa eminentissima debbe essere amplissimo, e per la presenza di sua virtù per l’Universo distendersi. Il dono di esso Uno si diffonde per lo Universo: perchè non solo la mente è una, e ciascuna Anima una, e qualunque corpo uno: ma eziandio la materia delle cose, che per sè è senza forma e la privazione delle forme in qualche modo una si chiama. Perchè noi diciamo una materia dello Universo: e diciamo spesse volte, qui è un silenzio, una oscurità, una morte: nientedimeno i doni della Mente e della Anima non si distendono insino a essa materia vacua, e a la privazione delle forme. L’uffizio della mente è donare spezie artificiosa e ordine. L’offizio della Anima è prestare vita e movimento: ma la informe e prima materia