Pagina:Spaccio de la bestia trionfante 1863.djvu/22

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6 de la bestia trionfante

di proprio nome; dice il mangiare mangiare, il dormire dormire, il bere bere, e così gli altri atti naturali significa con proprio titolo. Ha i miracoli per miracoli, le prodezze e meraviglie per prodezze e maraviglie, la verità per verità, la dottrina per dottrina, la bontà e virtù per bontà e virtù, le imposture per imposture, gl’inganni per inganni, il coltello e foco per coltello e foco, le parole e sogni per parole e sogni, la pace per pace, l’amore per amore. Stima i filosofi per filosofi, i pedanti per pedanti, i monachi per monachi, i ministri per ministri, i predicanti per predicanti, le sanguisughe per sanguisughe, i disutili, montimbanchi, ciarlatani, bagattellieri, barattoni, istrioni, papagalli, per quel che si dicono, mostrano e sono: ha gli operarj, benefici, sapienti ed eroi per questo medesimo. Orsù, orsù, questo, come cittadino e domestico del mondo, figlio del padre Sole e de la Terra madre, perchè ama troppo il mondo, veggiamo, come debba essere odiato, biasimato, perseguitato e spinto da quello. Ma in questo mentre non istia ozioso, nè mal occupato su l’aspettar de la sua morte, de la sua trasmigrazione, del suo cangiamento!

Oggi presenti al Sidneo i numerati ed ordinati semi de la sua moral filosofia, non perchè come cosa nuova li miri, li conosca, l’intenda, ma perchè li esamini, consideri e giudichi; accettando tutto quel che si deve accettare, scusando tutto quel che si deve scusare, e difendendo tutto quel che si deve difendere, contra le rughe e supercilio de gl’ipocriti, il dente e naso de li scioli, la lima e sibilo de’ pedanti; avvertendo i primi, che lo stimino certo di quella religione, la quale comincia, cresce e si mantiene con suscitar morti, sanar infermi, e donar