Pagina:Spaccio de la bestia trionfante 1863.djvu/50

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che vada per l’avenire vestito al meno da la cintura a basso; e gli ha fatto strettissimo mandato, che non ardisca oltre di trar dardi, se non per il naturale, e l’amor de gli uomini faccia simile a quello de gli altri animali, facendoli a certe e determinate stagioni inamorare, e così, come a li gatti è ordinario il marzo, a gli asini il maggio, a questi sieno accomodati quei giorni, ne’ quali s'inamorò il Petrarca di Laura, e Dante di Beatrice; e questo statuto è in forma d’interim sino al prossimo concilio futuro, entrante il sole al decimo grado di libra, il quale è ordinato nel capo del fiume Eridano, là, dove è la piegatura del ginocchio d’Orione. Ivi si ristorarà quella legge naturale, per la quale è lecito a ciascun maschio di aver tante mogli, quante ne può nutrire ed impregnare; perchè è cosa superflua ed ingiusta, e a fatto contraria a la regola naturale, che in una già impregnata e gravida donna, o in altri soggetti peggiori, come altre illegitime procacciate, che, per tema di vituperio, provocano l’aborto, vegna ad esser sparso quell’omifico seme, che potrebbe suscitar eroi, e colmar le vacue sedie de l’empireo.

saul. Ben provisto, a mio giudizio. Che più?

sof. Quel Ganimede, ch’al marcio dispetto de la gelosa Giunone, gli era tanto in grazia, e a cui solo liceva d’accostarsegli, e porgergli li fulmini triforchi, mentre a lungi passi a dietro riverentemente si tenevano li dei, al presente credo che, se non ha altra virtute, che quella, ch'è quasi persa, è da temere, che da paggio di Giove non debba aver a favore di farsi come scudiero a Marte.

saul. Onde questa mutazione?

sof. E da quel ch'è detto del cangiamento di Giove, e perchè lo invidioso Saturno a' giorni pas-