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Pagina:Spanò Bolani - Storia di Reggio Calabria, Vol. II, Fibreno, 1857.djvu/26

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   16 libro settimo

abilitazione a bussola serrata per non causar odio; e gli abilitati scriversi nel libro della città per il sopradetto Segretario. Ed avendo gl’imbussolandi a detta abilitazione meno delle due parti delle voci, non s’intendano per approbati, nè per abilitati. Ed in futuro non si possano scrivere ed aggregare, tanto delli nobili quanto degli onorati, mastri, e massari all’elezione delli Sindaci e Reggimento della città più delle persone di quelli che nella prima volta sono stati scritti ed ammessi al detto libro come di sopra, se prima non saranno approbati ed abilitati conforme sta scritto nel presente Capitolo. Nella quale abilitazione, ogni volta che si farà, si debbano sottoscrivere li Sindaci e Deputati che faranno detta abilitazione.

Item tutte quelle persone che saranno per l’avvenire abilitate al sindacato debbano scrivere ratione aetatis appresso alli cascioni delli primi abilitati; e mancandone li detti primi, o per morte o per altro, debbono li loro nomi salire coll’istesso ordine che si ritrovano, ed annotati gli altri nel cassone, e così in futuro s’abbia da osservare.

Item che tutte le persone, che usciranno dalle pignatte per dar la voce di qualsisia classe, possano concorrere a darsi la voce a se stesse nel cascione per Sindaci; non ostante che fossero usciti per eletti a dar la voce, che possano concorrere per Sindaci.

Item che degli altri uffizii della città di tutte quattro le classi si debba eliggere il governo annale conforme al presente capitolo nel giorno che prenderanno il possesso i Sindaci. Ed oltre di questo n’è parso più comodo per servizio di essa città, che l’elezione de’ nuovi sindaci ed altri uffiziali, che si fa nelli ventitrè del mese di aprile, giorno di San Giorgio, sia trasferita alli ventiquattro di giugno, giorno di San Giovanni Battista, con pigliare il possesso alli ventinove di giugno, giorno di San Pietro e Paolo.

Item che tutte le sopradette scritture, faciende come di sopra, per il sopradetto Segretario di essa città, di quelle se ne debba far altre consimili per pubblico Notaro, per tenersi acciò ognuno le possa vedere a volontà propria. Die 18 mensis Junii 1638.

III. Non si creda però che con tutte le restrizioni e le previdenze recate all’elezione municipale dalla Capitolazione del 1638 sia rimasta sempre chiusa la via alle brighe, ed a’ disordini. E ciò sarà manifesto dalla narrazione, che faremo a suo luogo, delle vicende dell’abilitazione degli Otto.

Amministravano giustizia nella città cinque Curie, o Corti, e queste erano: Curia Arcivescovile, Capitaniale, Sindacaria, Portula-