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TRATTATO DELLA SUPERBIA.
qui si comincia il trattato della superbia.
E acciò che possiamo comprendere della superbia tutto ciò che ne bisogna di sapere, la nostra considerazione sarà di sette cose. In prima diremo, descrivendola, che cosa è superbia: nel secondo luogo diremo dond’ella nasce: nel terzo luogo diremo quante sono le spezie della superbia: nel quarto luogo si dirà come tutti gli altri vizi nascono dalla superbia: nel quinto luogo mosterremo la sua gravezza e la molta offensione: nel sesto luogo diremo della pena della superbia e della sua punizione: nel settimo luogo diremo del remedio e della sua correzione.
CAPITOLO PRIMO.
Dove si dimostra cosa è superbia.
La prima cosa che dobbiam dire della superbia, si è discriverla che cosa ell’è.1 Della quale dice santo Agostino nel quartodecimo libro della Città di Dio: Quid est superbia, nisi perversoe celsitudinis appetitus? Che cosa è superbia, se none uno appetito di perversa altezza? Il quale detto san Tommaso, sponendo, dice: Superbia è detta quando altri colla volontà va sopra quello ch’egli è. E santo Isidoro dice nel libro del l’Etimologie: Superbus est qui super vult videri quam est: qui enim vult supergredi quod est, superbus est; Superbo è colui il quale vuole parere sopra quello ch’egli è: chi vuole salire sopra quello ch’egli è, superbo è. Per quello ch’ è detto, si dà ad intendere che propiamente il vizio della super-
- ↑ Ediz. 95: discriverla dicendo che cosa è.