Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/390

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362 omelia d'origene.

menta candide, e sedeano l’uno da capo, l’altro da piè del monimento, i quali le dissono: — O femmina, perchè piagni tu? — O dolce Maddalena, grande consolazione hai trovata, e forse meglio che tu non ti credevi trovare. Tu n’addomandavi uno, e hàne trovati due. Addomandavi uomo, e tu hai trovati e veduti Angeli. Addomandavi morto, e trovasti e’ vivi, e persone che pare ch’abbiano cura di te, e che ti volevano consolare e mitigare il tuo dolore. Quello che tu addomandavi, non pare che guati tuo dolore nè lagrime tue. Tu ’l chiami, e non par che t’oda; adorilo e prieghi, e non t’esaudisce; domandilo, e nol truovi; picchi, e non t’apre; vàgli dietro, ed egli si fugge da te. O amor mio, che è questo? e che mutazione è questa? Or come è mutata questa cosa in contrario? O carissima Maddalena, dimmi: questi è Gesù che s’è partito da te, ed è morto; e forse io non so s’egli t’ama come suole, però non ti si mostra? Ben ti solea molto amare; ed egli ti difese dal Fariseo, e iscusòtti dalla tua sirocchia che si lamentava di te che tu non l’aiutavi apparecchiare per messer Gesù Cristo. E ben ti lodò molto quando tu gli ungesti i piedi d’unguento e lavasti di lagrime e rasciugasti co’ capelli tuoi; e racconsolò il tuo dolore, e perdonòtti i peccati, e scusòlti da Giuda quando gli versasti l’unguento prezioso in sul capo. E ben domandò di te dove tu fossi, quando venne a risucitare il tuo fratello; e mandòtti dicendo per la tua sirocchia, che tu andassi a lui, quando ella ti disse: — Il Maestro è presso, e manda per te, e chiamati e domanda di te. — O buono Gesù, come si levò tosto Maria, e come tosto venne, e, com’ella solea, ti si gittò a’ piedi, quando ella udì che voi l’addomandavate! E voi simigliantemente, quando la vedesti contristata e lagrimare per la morte del suo fratello Lazaro, vi contristasti e lagrimasti per lei, dolce Gesù, e per racconsolarla dicesti: — Ove l’avete posto? — E per sua consolazione, che tanto v’amava, buon Gesù, risucitaste il suo fratello Lazaro, e convertisti il suo pianto in allegrezza. O dolce