Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/406

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378 omelia d’origene.

peccatrice, a cui son perdonati molti peccati, imperò che amò molto. Appara a piagnere perchè tu non puoi vedere Gesù, e desidera di vederlo. E se tu non puoi piagnere, piagni perchè tu non puoi piagnere. Appara da Maria ad amare Gesù, e spera di vederlo; e vanne domandando sollecitamente, e non temere tribulazioni; e non volere amare nè seguitare nè ricevere consolazione da creatura, ma tutte l’abbi per nulla, le quali non siano da Gesù. Acciò che tu possi trovare e aver Gesù, appara da Maria di cercare Gesù, e sappi se tu ’l puoi trovare nel monimento del cuor tuo. Rivolgi la pietra, cioè la durezza del tuo cuore, e caccia via ogni nuvola e ogni scurità di peccato e d’infedeltà dall’anima tua. Togli e manda via ogni concupiscenza e ogni amore mondano dal cuor tuo, e sollecitamente cerca se v’è Gesù Cristo. E se tanto è che tu nol vi truovi, sta di fuori come facea Maria, e piagni amaramente. Sta nella fede, e guata di fuori a’ prossimi se tu ’l puoi vedere in veruno, e piagnendo adora e priega Gesù, che per pietade si degni di venire a te e abitare in te. E acciò che tu nol cacci da te per superbia, inchinati e umiliati e guata nel monimento suo, cioè l’anima tua, nella quale puote abitar Gesù. E se tu vi truovi gli Angioli, l’uno a capo del monimento e l’altro da piè, cioè se tu truovi che nel tuo cuore sieno operazioni e desiderii celestiali e santi, i quali s’appartengano alla vita attiva e alla contemplativa, e non sieno sì ferventi pe’ quali tu possi ancora aver Gesù, non sie contento, ma piagni e domanda di Gesù in fin a tanto che tu lo truovi, e manifestamente con chiarità ti si dimostri. E se tanto è che per pietà egli ti si dimostri e apparisca e deati consolazione di sè, non ne insuperbire, ma temi più che di prima; e non ti riputare nel cuor tuo come già ’l ti paresse conoscere, ma domandalo e pregalo devotamente che ti dia, con umiltà, conoscimento di sè. E io t’imprometto che se tu starai fedelmente con purità al monimento del cuor tuo, e guarderàti bene inchinando il capo, cioè lo cuore tenendo in