Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/105

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CAPITOLO VIII.

Nuove lotte.

Pallido, la fronte corrugata, gli occhi stanchi, don Giorgio Castellani errava per la campagna, come un’anima in pena.

Non parlava con nessuno, o pronunciava soltanto le parole necessarie.

In casa, solo con Cristina, si forzava a parere calmo; le insegnava a leggere e a scrivere per ingannare il tempo e se stesso. Poi si chiudeva nella sua camera col pretesto di un urgente lavoro. Una terribile battaglia si combatteva nell’animo suo.

Dopo quel primo giorno di delirio, in cui l’umanità aveva trionfato completamente dei propositi e dei pensieri del prete, egli era ritornato