Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/213

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Ma non era vero. Quegli occhi gli dicevano che non era vero.

Che cosa provava veramente per lei?

Una grande attrazione, un desiderio ardente, intenerito dall’affetto e dalla pietà. Avrebbe voluto stringerla fra le sue braccia, prendersela...

E poi?...

Portarsela via.

E poi?...

— E poi, io non so — pensava, irritandosi con se stesso: — la vita è la vita: l’oggi non risponde del domani. Non l’abbandonerei mai però; le farei uno stato...

— Maria — mormorò incoraggiato da questo proponimento che gli pareva onesto.

— Maria! ti voglio bene. Vieni con me!

Ella crollò il capo tristamente.

Non so fare a servire — ripetè con quella pertinacia contadinesca che formava un lato del suo carattere.

— Ma chi ti parla di servire? — ribattè lui.

Ella ebbe un momento di sospensione. Lo fissò ancora; sembrò riflettere. Poi si riscosse, e