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Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/215

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Il dottore le andava dicendo di non darsi pena. Ma lei si disperava di non poter essere ospitale come voleva. Per fortuna trovò un poco di paglia secca, e con quest’aiuto il fumo fu vinto e la legna cominciò ad ardere.

Il giovine si levò per andarsene. Non c’era altro da fare.

— Ti ricorderai di me qualche volta?

— Oh! signor dottore! Ho tanti obblighi verso di lei; non me ne scorderò finchè vivo.

Egli rimase ancora. La interrogò minutamente sulla sua malattia, senza farla arrossire. Le raccomandò certe cure; non lavorasse troppo; e continuasse a prendere le medicine che le avrebbe mandate, come prima.

Ella diceva sempre di si, ringraziandolo ripetutamente.

Erano in piedi presso alla porta. Ora egli doveva andarsene: esauriti i pretesti.

Ma gli pareva di non potersi staccare dal pavimento.

Il cuore gli diceva:

— È l’unica vera felicità questa che tu abbandoni. La vita non ti offrirà mai più qualche cosa di simile.