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Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/218

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da scienziato che sa e pesa il valore di un essere; da poeta che aspira all’ideale felicità; da uomo, anelante alla gloria di dare quella madre ai suoi figli, egli pure l’abbandonava!

Perchè?

Perchè non possedeva un cuore semplice; perchè non era un uomo saggio. Perchè intendere non serve a nulla! — concretava sorridendo del suo vecchio sorriso pieno di amari sottintesi.

— Beati quelli che non ragionano: beati quelli che si lasciano condurre da un istinto affettuoso, da un concetto semplice della vita!...

... Beato don Giorgio emigrante in America con la sua Cristina al fianco!...

Cristina!

Meno perfetta di Maria, tanto nell’anima che nel corpo; ma più seducente, più femmina, più voluttuosa. Come l’aveva desiderata!...

Era egli certo di non desiderarla ancora?...

Ah! Ah!... Ah!...

Sferzò la cavalla, che già correva fiutando da lontano la domestica stalla.

Ah! il male era nel cuore, reso impotente