Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/62

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tormentato da spasimi incredibili... E ora si sentiva le ossa come frantumate; la bocca amara di tossico; il cervello torpido.

Era umano, soffrire a quel modo?... Perchè Dio gli aveva dato quel temperamento?... Ah! il male era di avere vestito quell’abito! Non ci era Dio, nè santi. Si trattava di una povera figliuola che egli avrebbe disonorata...

Un altro pensiero sorgeva improvviso nel suo animo turbato: forse l’aveva già disonorata guardandola, tirandosela in casa... I contadini, che l’avevano indovinato — di questo era certo — non potevano supporre... ma che!...

Lo stimavano lo stesso, però, lo compativano, perchè era giovane e con quel temperamento!... Loro già accomodavano ogni cosa: la terra e il cielo.

E continuava a cercare la Cristina e ad assolvere i peccatori. Assolveva tutti; ora per un sentimento di pietà fraternevole, ora sbadatamente.

Ma dov’era la Cristina? Non si sarebbe presentata alla Comunione?...

Egli le aveva detto che se pensava ancora al suo amore, se ne so-