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IX.
Era già notte da un pezzo, allorchè Cesare si congedò dal signor Luigi, e giurò a sua cugina che il dimani sarebbe venuto più presto.
— Accompagnami fino al cancello, disse.
— Sì, certo; rispose Emilia: vai a piedi?
— Sicuro. C’è la luna e ho il mio fucile. Ma non aver paura, il fattore m’aspetta colla sua carretta alla casa del cipresso, ch’è a due passi dal muro di cinta, lo sai.
Erano giunti al cancello.
— Ancora un bacio, amor mio, disse il giovane. Come sarà bello il giorno che non ci diremo più addio la sera!
Emilia arrossì fra le tenebre e scappò via.